Continua la battaglia ingaggiata dal centrodestra ieri in consiglio comunale, sui rapporti Comune – Lgh e in particolare sull’eventualità che il termocombustore di san Rocco possa venire adeguato al ricevimento di fanghi da depurazione civile. Con un documento dei consiglieri di Forza Italia Malvezzi, Fasani e Simi, diffuso oggi, viene ribadito quanto anticipato dallo stesso Malvezzi ieri, ossia che “le forze politiche che sostengono Galimberti “sono da tempo a conoscenza dell’intenzione di LGH di adeguare la linea di caricamento del termovalorizzatore di Cremona per poter trattare circa 8.000 tonnellate all’anno di fanghi da depurazione civile prodotti sul territorio cremonese. Negli ultimi mesi si sono susseguiti diversi incontri tra i vertici aziendali e il Sindaco Galimberti, ultimo dei quali alla presenza di tutta la Giunta Comunale. Inoltre la società LGH è già stata autorizzata con la modifica dell’A.I.A. del 2017 (decreti Direzione Generale Ambiente ed Energia di Regione Lombardia 13312 del 26.10.2017 e 2031 del 16.02.2018) a ricevere e trattare sia i ‘fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane’, sia ‘i fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell’acqua’”.

L’ordine del giorno presentato lunedì dai capigruppo di maggioranza esprimeva invece “forti perplessità circa la possibilità di dar corso da parte di LGH ad investimenti per consentire il conferimento dei fanghi da depurazione in un impianto di termovalorizzazione, come quello di Cremona, destinato alla dismissione”. Come noto, il piano di Lgh/A2A non è ancora stato reso pubblico nei dettagli, ma dovrebbe trattarsi di un investimento di alcune migliaia di euro, necessario per adeguare l’impianto a ricevere i fanghi, non paragonabile a quello che richiederebbe un revamping.

“Il Comune di Cremona – continua l’intervento del centrodestra – presente alla Conferenza di Servizi, ne è perfettamente a conoscenza. Se i capigruppo di maggioranza non sono informati, possono documentarsi con un semplice accesso ad internet. Crediamo quindi indispensabile ristabilire un clima di verità sulla vicenda per evitare il diffondersi di narrazioni irrealistiche e fuorvianti”. la città ha bisogno di comprendere qual è il suo futuro energetico, atteso che la centrale a turbogas che alimenta, insieme al termovalorizzatore, la rete di teleriscaldamento, sta completando il suo ciclo di vita. Chiediamo che le migliori prospettive per Cremona vengano valutate da uno studio scientifico rigoroso, condotto da esperti indipendenti e da docenti universitari che possano indicare, su basi esclusivamente tecniche ed economiche, le più efficaci soluzioni tecnologiche offerte oggi dal mercato. Presenteremo nelle prossime ore un ordine del giorno in Consiglio Comunale con questo preciso obiettivo”.

“Da ultimo – continua FI – dobbiamo rilevare un’ulteriore incongruenza nelle dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza: la Giunta Galimberti ha rinunciato ad essere determinante su questo tema nel momento in cui ha svenduto ad A2A la maggioranza di LGH, operazione spacciata dal Sindaco come una grande azione strategica, ma stroncata dall’Autorità Anticorruzione in quanto eseguita in violazione delle norme sulla trasparenza e sulla concorrenza. Oggi l’AEM s.p.a. detiene solo il 15% di LGH ed è quindi irrilevante rispetto alle scelte che l’azienda farà. Non si può vendere la propria casa e pretendere di deciderne l’uso”.